Vuoi conoscermi meglio? Scorri per leggere la mia storia e la mia evoluzione.
Era il Settembre del 2000. Ero un ragazzo timido e introverso.
Quale è stato secondo te il primo lavoro di una persona con un identikit del genere?
L’assicuratore! Porta a porta!
Ero giovanissimo e volevo non solo iniziare a lavorare ma anche mettermi alla prova per superare la mia timidezza. E ho pensato che prendere (letteralmente!) migliaia di porte in faccia fosse la cura migliore.
L’inizio della mia carriera lavorativa è stato esattamente quello che ti ho appena raccontato.
Da allora nell’ambito della vendita ho fatto di tutto.
Il venditore porta a porta, il telemarketer, il commerciale, ho lavorato come dipendente e in proprio.
Col passare degli anni mi sono creato un mio stile.
Ho capito che il mio ruolo nei confronti dei miei clienti non era quello del semplice venditore. Ero un consulente. Un loro partner, una persona di fiducia con la quale costruire un rapporto di collaborazione duraturo.
La vendita mordi e fuggi non ha mai fatto per me, nonostante abbia provato anche quella.
Se ti stai chiedendo come sono passato dalla vendita tradizionale al marketing digitale, continua a leggere.
Sono una persona estremamente curiosa. Mi è sempre piaciuto sperimentare, provare, testare. Odio stare con le mani in mano.
Guardando oggi al mio passato mi è chiaro che il Digital Marketing e il Growth Marketing erano nel mio destino.
Tuttavia per realizzarlo ho dovuto unire i puntini all’indietro. Proprio come suggeriva Steve Jobs nel suo leggendario discorso ai laureandi di Harvard. Li uniamo insieme in due episodi chiave.
Quando Internet non era ancora quello che conosciamo oggi, assieme a un gruppo di amici ho lanciato un sito web dedicato al gaming, che nel giro un paio di anni è arrivato a generare qualcosa come 11000 visite giornaliere.
È stato totalmente inaspettato e sorprendente.
Nessuno di noi aveva mai fatto nulla del genere. Eravamo partiti solo con l’idea di condividere la nostra passione con la cerchia di amici e conoscenti della piccola provincia toscana in cui tutti vivevamo.
Da questa esperienza ho appreso l’importanza della creazione di contenuti; come si gestisce una Community online; quanto è importante creare sane relazioni online e che le potenzialità del web erano infinite già allora.
Facciamo un salto in avanti fino al periodo in cui con Facebook era ancora possibile crescere in modo totalmente organico.
Ho creato alcune pagine nelle quale pubblicavo dei contenuti il cui unico obiettivo era quello di raggiungere quante più persone possibile.
Alcune, dopo un iniziale rodaggio e una crescita lenta, hanno iniziato a crescere in modo esponenziale. Con post che riuscivano a raggiungere anche 2 milioni di persone. Quando questo accadeva, mi divertivo a studiare i motivi del successo di quei contenuti, cercando dei pattern da riutilizzare per replicarli.
Inconsapevolmente stavo ragionando da Growth Hacker e puntavo alla viralità (concetti di cui ancora non ero a conoscenza).
Da queste esperienze ho appreso l’importanza dell’analisi dei dati e del testing continuo, dell’importanza dell’engagement nei contenuti e anche le basi del Growth Hacking.
Purtroppo un filo conduttore ha accomunato questi due progetti: mi mancava ancora un pezzo del puzzle.
Non sapevo come fare diventare dei semplici passatempi un lavoro vero e proprio.
Ma le cose stavano per cambiare.
Siamo arrivati al momento della svolta.
Era il 2017 e dopo il fallimento del mio primo Business Digitale (vendita di prodotti fisici su Amazon, maledetti Fuffaguru….), avevo finalmente capito come potevo trasformare una delle mie idee in un business vero e proprio.
Avevo studiato le dinamiche che regolano la vendita online e avevo capito che i principi sono esattamente gli stessi di quella offline.
Quello che cambia davvero sono gli strumenti che utilizziamo, la portata e gli effetti delle nostre azioni. Oltre al fatto che con i giusti automatismi è possibile far lavorare il Business 24 ore su 24. 7 giorni su 7.
Avendo sempre lavorato nella vendita, non solo avevo esperienza, competenze e conoscenze in quest’ambito. Mi erano anche ben chiare le problematiche e le criticità che tutti coloro che vogliono vendere un prodotto o un servizio vivono ogni giorno e, non meno importante, conoscevo i loro desideri (io stesso avrei potuto essere un mio cliente).
Ho creato un primo mini corso dedicato ai venditori (e se le cose fossero andate bene ne avrei creati degli altri).
Tuttavia non mi sono limitato a creare i contenuti del corso. Ho voluto creare in prima persona tutti gli strumenti per poterlo commercializzare, sapendo che questa esperienza mi sarebbe tornata utile in futuro. Perciò ho creato le pagine di vendita, le sequenze di email marketing, imparato le basi del Facebook advertising e creato tutte le automazioni perché funzionasse 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Dal lancio di quel primo corso le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto. E (soprattutto) i clienti erano estremamente soddisfatti.
Proprio da alcuni di loro sono arrivate le prime richieste di consulenza e di gestione del Marketing.
E stato così che il mio lavoro ha preso un’altra svolta. Questa volta totalmente inaspettata.
Fino a non molto tempo fa avevo qualche difficoltà a rispondere a questa domanda perché grazie alle competenze che ho acquisito, oggi mi occupo di diversi aspetti complementari. Creo funnel di vendita e landing page; gestisco campagne pubblicitarie, creo contenuti, scrivo copy, elaboro e creo automazioni, mi occupo di email marketing, analisi dati, creazione di prodotti digitali.
Tutto con l’obiettivo di far crescere vendite e fatturati (ma non solo) delle Attività con cui collaboro.
C’è un termine ben preciso che definisce una persona con le mie competenze e attitudini: Growth Marketer.
Una figura trasversale il cui obiettivo è spingere sulla crescita del Business e che possiede non solo competenze strategiche ma anche pratiche.
Sono costantemente focalizzato nella ricerca di quel 20% di azioni che portano l’80% dei risultati.
Per poi ottimizzare il lavoro e crescere ancora.
Ho ideato tutti i miei prodotti e servizi con questo approccio.
Inizio col dire chi non sono: non sono una di quelle persone che ama sbandierare e condividere online tutta la propria vita privata. Tuttavia amo la condivisione. Amo condividere il bello e tutto ciò che apprezzo, mi piace e mi appassiona, anche fuori dall’ambito lavorativo. Qui sotto trovi un pò di spunti per farti un’idea migliore su di me (e se ci incontreremo Offline potranno essere ottimi spunti per una bella chiacchierata).
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